Innovare nel segno della tradizione

Lavoriamo i prosciutti in una struttura all’avanguardia dotata d’impianti tecnologici che sfruttano il recupero del calore, garantendo un ricambio dell’aria costante ed un elevato livello di salubrità e qualità del prodotto.

Siamo artigiani del prosciutto

Alle persone che lavorano in Cà Dante sono richieste precisione, abilità, esperienza, rigore… e sotto la scorza dura dei caratteri di montagna, il cuore. Siamo legati al territorio, viviamo in questa valle da sempre ne conosciamo il clima, le potenzialità… e le sappiamo sfruttare nel miglior modo per arrivare al profumo, al colore, all’intensità, all’unicità del nostro prosciutto crudo. Siamo affiancati da attrezzature all’avanguardia ma usiamo le mani calde dei nostri artigiani per sugnare, le braccia forti e sicure per disossare, l’occhio e l’incavo per salare. Nel nostro lavoro oltre al disciplinare da seguire c’è anche anche tanto cuore.

La nostra storia parte da lontano

Sono cresciuto tra queste montagne dell’Appennino Modenese, ai piedi del Monte Cimone, dove l’aria pulita punge il viso in inverno e dove l’arte degli scalpellini è diventata una tradizione di Fanano conosciuta nel mondo; dove le famiglie del paese mi riconoscevano perché “ero il figlio di Antonio… che voleva dimostrare a tutti che i prosciutti più buoni si fanno anche a Fanano”. Le famiglie, appunto. E gli insegnamenti che trasmettono. E i mestieri che si tramandano. Come la mia che dal 1968 lavora il maiale per arrivare a realizzare l’obiettivo di mio padre. Ho imparato da lui a vedere ciò che di meglio ancora si può fare e a lavorare con dedizione per ottenerlo.
E nella mia storia ho voluto, poi, ricercare/creare un segno distintivo.
Mi è stato insegnato che ”solo chi conosce le tradizioni sa essere innovativo” così è nato il Castagnolo… che ha dentro l’intensità delle nostre montagne, il profumo dell’autunno… ma questa è una storia nella storia. La nostra unicità sul mercato.

 

Io sono Stefano. Fattoria Cà Dante.

Solo chi conosce le tradizioni sa essere innovativo

Stefano Pelloni, CEO Cà Dante

Per i più curiosi...

Nel 1968 il Cavalier Ufficiale Fernando Pelloni apre a Fanano insieme al figlio Antonio e alla moglie Petronilla Lusignoli, in località Ponte Leo, il Salumificio Pelloni & C. S.n.c.. Dove prima sorgeva una vecchia filanda, realizzò il primo mattatoio e opificio del comprensorio del Cimone, per offrire un servizio ai caseifici della montagna che allevavano maiali col siero di latte e per fornire carni di qualità ai macellai provenienti da tutto l’Appennino tosco-emiliano. Da allora, che si macellavano 9 suini a settimana e si stagionava qualche prosciutto appeso nella cantina dell’osteria di famiglia molto è cambiato, l’attività è cresciuta ed il figlio Antonio che mandava le cosce a “balia” fino nel parmense aveva un’idea precisa: dimostrare a tutti che i più buoni prosciutti del mondo si possono fare anche a Fanano” e fu così che insieme ai figli Stefano e Margherita e alla moglie Giuliana ha realizzato in località Ca’ Dante di Trentino un nuovo prosciuttificio con bottega: una struttura all’ avanguardia dotata d’impianti tecnologici che sfruttano il recupero del calore, garantiscono un ricambio dell’aria costante ed un livello di salubrità e qualità del prodotto elevatissimi.

Dove si rispettano l'ambiente e i ritmi della natura

Energia prodotta dal nostro impianto fotovoltaico dal 2017 ad oggi

1,29

MLN KW/h

Risparmio di CO2 generato dal 2017 ad oggi

681

tonnellate equivalenti a 17.463 alberi piantati

I PROSCIUTTI CÀ DANTE

I DOP
QUELLI DI MONTAGNA
GLI INNOVATIVI